Periodicamente, questo blog ti presenterà brevi episodi della storia di Dina Bélanger. Si vuoi ossigenare la tua vita non tralasciare di leggere... e neppure di scrivere i tuoi commenti.

La FAMA DI SANTITÀ di Dina Bélanger si è fatta universale dopo la sua beatificazione.

mercoledì 27 aprile 2016

Benvenuta Dina!

Ciao! Ecco: La parola a Dina!… Ma, chi è Dina?... te la farò conoscere attraverso questo Blog, ti  interessa?... allora leggi, non ti pentirai. 
Dina Bélanger nacque in Québec (Canada) il 30 aprile di 1897; visse solo 32 anni e morì nel 1929. Ti sembra una persona lontana nel tempo?... Aspetta, e vedrai. Per coloro che lasciano un’impronta con la loro vita, il tempo non passa, entrano a far parte della storia, così per Dina, benché la sua vita sia stata breve e, apparentemente, del tutto normale come la tua e la mia. 
Immagina una coppia di sposi  che aspetta il suo primo bambino, lo desiderano, lo attendono e sognano per lui grandi cose. La mamma di Dina, mentre la porta in grembo, chiede spesso a Dio che il bimbo che sta per nascere faccia nella propria esistenza qualcosa di buono e di grande e non di poco conto; e che diventi religioso o religiosa se questa è la volontà divina  … e vedi se non lo ottenne! 

Arrivò finalmente la bambina desiderata ed i suoi genitori, Serafina Matte ed Octavio Bélanger, profondamente cristiani, vollero battezzarla lo stesso giorno in cui nacque e le misero i nomi di Maria - Margarita - Dina – Adelaide. Perché mai tanti nomi?... Era l'abitudine di quel tempo. Non ti spaventare, la chiamarono sempre Dina. 

Passarono diciassette mesi, e arrivò un fratellino, ma che grande pena! morì dopo tre mesi, e Dina tornò a rimanere sola. Sola ? no davvero!  Aveva due genitori che l'adoravano, ma che non la fecero crescere come una bambina viziata, egoista e capricciosa; al contrario, la radicarono profondamente nella vita cristiana e le aprirono ali per volare molto in alto. L'educarono rettamente e cercarono di  formarne il carattere, sai perché? Dina era timida, discreta, allegra, ordinata, capace di dimenticarsi di sé stessa per darsi agli altri e tutto questo unito ad un temperamento forte ed appassionato, tenace e volitivo che le faceva raggiungere il fine che si proponeva. Certamente tutto ciò l'ereditò dai suoi genitori. Il padre era contabile, molto retto, tenace, minuzioso ed amante dell'ordine. La madre, dolce, caritatevole, pia, semplice. 
La sua grande forza di volontà la portò, una volta, ad esprimere la sua contrarietà, perfino fisicamente pestando i piedi.   Bene, questo te lo racconto la prossima volta.