La cappella delle Religiose di
Gesù-Maria di Sillery è il primo e più importante Santuario della beata Dina
Bélanger, perché in detta cappella si
trova la sua tomba. È interessante conoscerne la storia.

Presto si diffuse la sua fama di
santità e nel 1931 il Cardinale Raymond-Marie Rouleau, arcivescovo di Quebec,
chiese a Roma l'autorizzazione di pubblicare l'autobiografia di Dina Bélanger.
Nel 1933 il Cardinale Jean-Marie Rodrigue Villeneuve, anche lui arcivescovo di
Quebec, sollecitò l'apertura dei Processi canonici.
Tra 1950 e 1956 ebbero luogo il
Processo Informativo e quello di non-culto nella Diocesi di Quebec. Per poter
conservare meglio i resti mortali di Dina, le religiose chiesero
all'arcivescovo del Quebec il permesso di trasferirli in un altro luogo dello
stesso cimitero. Il 24 novembre 1951, dopo il riconoscimento, i resti mortali
furono messi in una bara in ghisa, a sua volta deposta in una tomba di cemento.
Questo trasferimento fu presieduto dal Rev. Cirillo Labrecque, delegato di
Mons. Maurice Roy, arcivescovo di Quebec, in presenza delle religiose e di
numerose persone.

Il 18 maggio 1990, presieduto
dal Mons. Jean-Robert Hamel, delegato del Mons. Maurice Couture, arcivescovo
di Quebec, in presenza del Notaio, del
Promotore di Giustizia e di numerose religiose, ebbe luogo l'esumazione e la
traslazione dei resti mortali della Venerabile Dina Bélanger dal cimitero alla
cappella delle Religiose di Gesù-Maria.
Questo luogo di culto è
visitato, soprattutto dopo la beatificazione, da migliaia di persone dei cinque
continenti. Molti scrivono le loro domande alla beata Dina Bélanger. Tutte
queste intenzioni le sono affidate e,
ogni primo sabato del mese, sono poste sull'altare durante la Messa
celebrata in memoria di Dina.