Periodicamente, questo blog ti presenterà brevi episodi della storia di Dina Bélanger. Si vuoi ossigenare la tua vita non tralasciare di leggere... e neppure di scrivere i tuoi commenti.

La FAMA DI SANTITÀ di Dina Bélanger si è fatta universale dopo la sua beatificazione.

domenica 26 novembre 2017

ICONA DELLA BEATA DINA BÉLANGER REALIZZATA IN LIBANO

L'icona, scritta nel 1993 nel laboratorio del Carmelo del Theotokos a Harissa, Libano, non pretende di esporre in dettaglio la storia della vita di Dina, ma vuole presentare semplicemente il suo messaggio spirituale. Per Dina la relazione con la Trinità è l'asse centrale intorno al quale gravita tutta la sua vita spirituale. Il suo messaggio è: lasciamo vivere Gesù in noi, così la Santa Trinità potrà donarci a profusione le sue grazie. L'icona è strutturata in modo da mettere in rilievo questa realtà vissuta dalla Beata. 
Nella parte più alta, c'è una piccola riproduzione dell'icona del monaco André Roublev, modello di tutte le rappresentazioni della Trinità. Al centro, Dina in piedi nell'atteggiamento dei risorti. La finezza e l'eleganza del suo profilo indicano la sua elevazione spirituale. Musicista e mistica, è totalmente disponibile all'azione di Dio. Nel lato sinistro una fiamma, che brucia sopra un altare a cui si accede attraverso cinque gradini, rievoca la visione, ricordata dalla Beata nella sua autobiografia, della  grazia ricevuta della sostituzione di Gesù al suo essere. 

Il lato destro è molto ricco di simboli: un melograno con i frutti, la cui forma circolare simboleggia l'eternità e l'infinità di Dio, rappresenta le grazie ricevute. Una stella che indica Maria, guida e luce di Dina; una grotta scura simboleggia il luogo dove va a morire " l’uomo vecchio" di Dina per far risorgere l'uomo nuovo animato dallo Spirito vivificante. L'acqua che scorre dalla grotta ricorda la fecondità della sofferenza redentrice. Il cervo che si disseta alla sorgente è l'immagine di Dina consumata dal desiderio di amare Dio e di soffrire per il suo Amore.  

martedì 14 novembre 2017

DUE ICONE DELLA B. DINA BÉLANGER REALIZZATE DA SR. MARTHE BÉLANGER, RJM.

L'icona realizzata nel 1997, anno centenario della nascita di Dina Bélanger traduce in forme ed colori alcuni aspetti del progresso spirituale della Beata che si sintetizza in queste parole: "Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me ". (Gal.2,20) 
Le tappe del cammino spirituale di Dina possono così definirsi:  
ANNIENTAMENTO, rappresentato dal vestito scuro, segno della rinuncia al mondo. ABBANDONO, le parole che si leggono sulla pergamena sono la sintesi di una vita che si è lasciata ammaestrare dal Signore accettando l'ubbidienza fino alla fine. L’ autobiografia, l'atto più costoso della sua vita, manifesta la profondità della particolare missione che le è affidata.
AMORE, la croce sul petto dice tutto l'amore di Dina per Cristo nella sua Passione e l'amore per la sua Congregazione il cui stemma è inciso sulla croce. 
AZIONE DI GRAZIE ED INTERCESSIONE, la mano destra sollevata in un gesto di intercessione traduce la sua vita di preghiera e l'orecchio libero esprime l’ascolto delle confidenze fatte da quanti si rivolgono a lei. 
COMUNIONE CON LA TRINITA’, i tre tratti di luce sulla fronte ricordano la strada percorsa da Dina fino al cuore della Trinità.
Questa altra icona della Beata Dina Bélanger venne realizzata nel 2010. In essa Dina tiene nella mano sinistra un organo in miniatura, simbolo dello strumento che produce le più pure armonie spirituali, quelle che probabilmente Dina ha ascoltato. 
La mano destra, pur invitando alla preghiera, indica il Cristo che le presenta la coppa: "Vuoi tu bere al mio calice ? ". E’ il gesto dello sposo verso la sposa che gusterà le vere gioie. 


giovedì 2 novembre 2017

ICONA DEL "TRONO DELLA GRAZIA O UNA LODE A GESÙ E A MARIA "

ICONE
L'icona è una rappresentazione delle persone sante della tradizione cristiana e ha per scopo di far trasparire il divino. La trasfigurazione ne è la chiave, specie nel viso dei personaggi. L'icona possiede un significato teologico profondo che la differenzia dall'immagine sacra. E’ totalmente inserita nella catechesi ortodossa, ma ha un suo posto anche in quella della Chiesa cattolica.  
Attualmente, gli esseri umani hanno bisogno di mezzi tangibili per crescere ed avvicinarsi al divino, alla bellezza e alla verità per dare un senso alla loro vita. 
Alcuni iconografi, conoscendo la ricchezza interiore della Beata Dina Bélanger, le hanno dedicato delle icone. Ve le presentiamo:   
ICONA DEL "TRONO DELLA GRAZIA O UNA LODE A GESÙ E A MARIA " 
L'icona del  " Trono della grazia o una Lode a Gesù e a Maria ",  a forma di trittico, fu  scritta da Sr Marthe Bélanger R.J.M., nel giugno 1993, festa della SS.ma Trinità. 
La Vergine Maria, seduta su un trono, elevata vicino al suo Figlio nella gloria, diventa l'immagine vivente della Chiesa. Gesù, con la sua mano destra benedice e nella sinistra tiene il rotolo della Parola di Vita. Maria poggia una mano su Gesù e con l'altra forma una curva con un movimento verso il basso di comunione con suo Figlio. Il trono con i colori ambra e verde ricorda i marmi della cappella dalla Casa generalizia di Roma. 
Nell'anta sinistra, Santa Claudina indossa dei vestiti  bruno-rossastri, colori dell'umiltà e della morte al mondo. La mano destra è benedicente, gesto riservato ai fondatori di ordini o di congregazioni. La mano sinistra indica la via della salvezza e della santificazione: Gesù e Maria.  
L'anta destra rappresenta la Beata Dina avvolta in ampi vestiti dai lembi arrotondati in segno di gioia. La sua mano destra indica la via della vita: amore di Gesù, amore di Maria che formano un unico amore. Nella mano sinistra tiene una pergamena, segno della sua missione: "Farai del bene con i tuoi scritti", e dove vi si può anche leggere il suo motto: "Amare e lasciar fare Gesù e Maria ". 
Di fronte a questo quadro un silenzio pervade chi lo guarda. Una certezza lo afferra con forza: "Ogni dono viene dall’alto" e può unirsi alla grande famiglia di Gesù-Maria e ripetere insieme a lei: LODATI SIANO SEMPRE GESÙ E MARIA!