Periodicamente, questo blog ti presenterà brevi episodi della storia di Dina Bélanger. Si vuoi ossigenare la tua vita non tralasciare di leggere... e neppure di scrivere i tuoi commenti.

La FAMA DI SANTITÀ di Dina Bélanger si è fatta universale dopo la sua beatificazione.

venerdì 17 giugno 2016

New York

Siamo già a New York.

La partenza doveva aver luogo nell’ ottobre 1916. Nel mese di maggio la mamma fu vittima d'un grave incidente. Dina non teme solo per la sua mamma, ma vede anche compromesso il suo soggiorno a New York. Ci dice: "Nel momento di realizzare progetti seri, importanti, dai quali dipendeva forse il mio futuro, Gesù mi chiedeva il sacrificio dei miei desideri." È normale che in alcuni momenti sentisse l’angoscia, ed abbia avuto bisogno di una grande grazia per rinunciare con gioia alle sue aspirazioni … Quando, però, ebbe detto il suo “sì”, le cose cambiarono; sua madre guarì totalmente ed in estate poté di nuovo sognare e preparare il prossimo viaggio. 

Tre giovani canadesi: Dina, Bernadette e Aline, accompagnate dal signor Bélanger, intraprendono il viaggio verso New York. Dina scrive a sua madre e le dice che il paesaggio le  piace, che giocano a carte durante il  viaggio, ridono senza posa e, secondo lei, come mai in diciannove anni… ed aggiunge che in realtà andare a New York dà l'illusione di una passeggiata in paradiso. 
A New York i genitori hanno scelto la residenza “Nostra Signora della Pace" diretta dalle religiose di Gesù-Maria. Arrivando, Dina ha la delusione di dover condividere la stanza con un'altra. Vi è solo una camera singola e il papà consiglia di cederla ad Aline. A Dina, abituata alla solitudine, la cosa costa, ma nessuno lo nota. Più tardi esiste la possibilità di una camera singola ma, tanto Bernadette come pure Dina decidono di rimanere insieme. Entrambe hanno trovato il tesoro biblico dell'amicizia. 
Le tre amiche si capiscono a meraviglia. A loro piace ballare e passano del tempo facendolo. Le compagne si rendono conto della carità e della dimenticanza di sé di Dina che sa anche essere molto allegra, contenta di ridere, scherzare ed, essendo molto acuta, sa anche prendere in giro, ma senza mai ferire. Esteriormente, niente la distingue dalle altre, ma c'è qualcosa di differente in lei, c'è una maggiore riservatezza, una grande  uguaglianza di carattere, non parla mai male di nessuno e se qualcuno lo fa, con un'abilità senza pari sa  deviare la conversazione o mettere in evidenza le qualità della persona. 
Come artista Dina gode enormemente dei concerti ai quali assiste, e secondo i suoi professori fa molti progressi in pianoforte ed armonia. Col suo impegno nello studio, Dina vuole far piacere ai suoi genitori e ringraziarli per il grande sacrificio che hanno fatto lasciandola partire;  per alleviare in qualche modo la sua assenza, scrive loro quasi giornalmente. Le sue lettere riflettono una giovane allegra, contenta di tutto, piena di spontaneità e che non tralascia nulla di quello che nutre la sua vita interiore: ogni giorno  la Messa e la Comunione e le preghiere già scelte in precedenza.  

Del suo soggiorno a New York  conserviamo 278 lettere scritte da Dina ai genitori, e che essi ci consegnarono dopo la morte della figlia. La prossima volta, potrai leggerne alcuni passi per conoscerla meglio.

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