Periodicamente, questo blog ti presenterà brevi episodi della storia di Dina Bélanger. Si vuoi ossigenare la tua vita non tralasciare di leggere... e neppure di scrivere i tuoi commenti.

La FAMA DI SANTITÀ di Dina Bélanger si è fatta universale dopo la sua beatificazione.

giovedì 9 giugno 2016

Passione per la musica

Sai? Gesù continuava ad operare in lei che corrispondeva con amore alla sua azione. Dina cercava che nulla della sua intensa vita interiore trapelasse agli occhi degli altri. A 16 anni, un ritiro vocazionale la conferma nel desiderio, accarezzato da tempo, di essere religiosa. 

Lascia il Pensionato e ritorna a casa sua. Ora è una giovane splendida, alta, graziosa, gentile, semplice, intelligente… in una parola, affascinante! Entra nella vita del mondo con la posizione sociale di una famiglia agiata, ma nel segreto il suo unico ideale è Gesù. Il suo motto: " Prima la morte che il peccato", al quale sarà sempre fedele.
Un giorno confessa a sua madre che vuole essere religiosa. Dina è molto giovane, ha solo 16 anni; la madre le chiede di riflettere. Si sta forse realizzando quello che ella aveva chiesto durante la gravidanza?. Il consiglio del parroco è nella stessa linea di quello della mamma:  troppo giovane, deve conoscere il mondo, non deve ancora privare del suo affetto i genitori … Essi, felici di godere ancora della sua presenza, moltiplicano l'affetto ed i regali.  Dina accetta con dispiacere il ritardo, ma ringrazia anche per l'affetto, i vestiti e gioielli che le offrono i suoi genitori. Narra che abbandonò i suoi desideri a Gesù e, non avendo da rimproverarsi mancanza di generosità, restò in pace.

Continua lo studio del pianoforte fino ad ottenere il titolo di Insegnante. Vengono i primi concerti con le conseguenti lodi che ella giudica esagerate perché il suo ideale di pianista è così elevato da saper molto  bene di non meritare tali elogi. Accetta con amabilità tutte le dimostrazioni di simpatia. Dato che Il dominio di sé  era grande in lei, nessuno notava quello che le costavano i concerti, perfino i suoi genitori credevano che a lei non costasse affatto suonare il pianoforte in pubblico. Dina scrive: "Nessuno poteva supporre il martirio, sì, non temo di usare questa parola, il martirio che io sperimentavo in mezzo ai fiori e agli applausi." 

Dina non solo continuava lo studio del pianoforte e conduceva una vita di società, ma moltiplicava le opere di carità, dando parte del suo tempo all’apostolato.  In lei cresceva l'amore per Gesù ed il suo desiderio di aiutarlo. Come lo farà? Coglie le occasioni che le si presentano. All’inizio della prima guerra mondiale del 1914, si offre interamente a nostro Signore, in spirito di riparazione ed amore. Sarebbe stata capace di dare la vita per gli altri. Chi poteva immaginarsi che in quella giovane artista, brillante pianista, tanto gentile e semplice, ardesse una vita interiore tanto profonda?  Il “Piccolo Principe” indovinò quando disse che  “l’essenziale è invisibile agli occhi." 

I genitori di Dina, vedendo l'eccezionale talento musicale della figlia, decidono di mandarla a New York per perfezionare i suoi studi. A Dina, appassionata per la musica e per la bellezza dell'armonia che incominciava a scoprire, piace la decisione e anche prova un certo compiacimento al pensiero di perfezionarsi in un grande Conservatorio. Il compiacimento però non dura a lungo : “Gesù non permise che i miraggi potessero ingannarmi. Io sapevo bene che da me stessa ero poca cosa, pur riconoscendo che Dio mi aveva dotato di un certo talento"… 

Bene, la prossima volta ci troveremo a New York!.. 

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